Ottobre 2010: Torna a Ferrara la Biodomenica

In Emilia Romagna la Biodomenica è a Ferrara

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100 piazza in Italia, 5 continenti nel mondo mobilitati per promuovere il consumo di prodotti biologici, sicuri e di qualità. Prodotti legati al territorio, alle sue tradizioni, alla propria cultura.

Parlare di agricoltura biologica significa parlare di ambiente, di tutela della biodiversità, di salute, di alimentazione e gusto, di benessere animale, di consumo critico e responsabile, di commercio equo e solidale e di finanza etica. Per queste ragioni l’Aiab (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) in collaborazione con Coldiretti e Legambiente organizzano per il 3 ottobre 2010 l’11esima edizione della Biodomenica.

Una giornata nazionale per promuovere il consumo di prodotti sicuri e di qualità, legati al territorio, alle sue tradizioni e alla sua cultura. La Biodomenica ha l’obiettivo di favorire l’incontro tra il mondo agricolo e i cittadini/consumatori, per creare con loro un movimento di opinione in grado di orientare il mercato e le istituzioni.

Le iniziative si svolgeranno nelle piazze delle maggiori città italiane dove si potranno degustare le migliori produzioni biologiche, incontrare i produttori per ricevere informazioni sulle tecniche di produzione e sulle caratteristiche degli alimenti biologici. In ogni città l’iniziativa sarà caratterizzata dalle produzioni tipiche locali: a Napoli si potrà gustare la pizza fatta con ingredienti bio, a Genova il pesto biologico, a Roma (in Via dei Fori imperiali) il vino dei Castelli, a Firenze l’olio e il farro, in Sardegna i malloreddus e il torrone…

Il Tema di quest’anno è “Glocal”. Oggi il biologico si pone come una grande opportunità, partendo dal locale, per rispondere a livello globale alla grande crisi climatica, alimentare ed economico-sociale. Il biologico si propone infatti a livello locale come un modello in grado di  fornire le migliori risposte valorizzando il sapere locale, la biodiversità ed il risparmio energetico. Il tutto concependo una distribuzione che ha come priorità il mercato interno ed il rapporto diretto fra produttore e cittadino/consumatore. Un modello che agisce a livello locale, ma che riesce ad essere una risposta alla crisi globale.

BioSpilla alla manifestazione Vetrine, motori e balsamici sapori

Il 1° ottobre  BioSpilla il offre due appuntamenti veramente importanti.

La mattina, dalle 8,00 alle 13,30 ci ritroveremo con un’edizione speciale e più ricca del mercato dei produttori Biologici con nuove aziende. La sera, presso lo Spazio Eventi “L. Famigli” alle ore 20,30 ci sarà un appuntamento aperto a tutti.

La serata, come nel 2009, apre la manifestazione Vetrine, motori e balsamici sapori di Spilamberto e la proposta riprende il filone avviato lo scorso anno per la promozione di acquisti collettivi attraverso il GAS BioSpilla (gruppo di acquisto solidale nato per supportare il mercato biologico di Spilamberto).

Quest’anno il film scelto è: “Food Inc. Non guarderai più il cibo allo stesso modo” del regista Robert Kenner. Il film svela quanto avviene nelle grandi industrie alimentari ed è una denuncia di un sistema votato esclusivamente al profitto e che fa della produttività il suo unico credo. È anche un film che offre una soluzione, negli ultimi passaggi , prima dei titoli di coda, compaiono una seire di frasi che richiamano I consumatori alla propria responsabilità negli acquisti, nelle scelte alimentari, che rientrano a pieno titolo nei temi dell’acquisto solidale e biologico e che incoraggiano al cambiamento.

Il film seguirà la presentazione del libro L’altra spesa. Consumare come il mercato non vorrebbe di Michele Bernelli, Giancarlo Marini.

Fra i due momenti di riflessione, il libro che mostra un consumo come il mercato non desidera e il film che mostra i guasti per noi e per l’ambiente di un modello di consumo che ha fatto del mercato e del profitto le proprie linee guida, interverranno  due produttori-allevatori biologici del territorio:

Antonio Lei di Montebaranzone, Prignano sul Secchia e Graziano Poggioli del Caseificio Sociale Santa Rita, Serramazzoni. Entrambi seguono un percorso di agricoltura e allevamento biologico e attraverso il racconto del proprio lavoro e dei criteri che utilizzano per l’allevamento di bovini da carne in un caso, e della gestione del caseificio sociale per la produzione del parmigiano reggiano biologico di montagna, nel secondo caso, sarà più evidente durante la visione del film la distorsione che il mercato dell’agroindustria ha via via introdotto nel nostro modo di alimentarci.

Spazio_Eventi_2010.pdf Mercato_BioSpilla_1102010.pdf

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