E’ iniziata la vendemmia che credevamo potesse svolgersi sotto il logo europeo, con tanto di regolamento sulla vinificazione e la foglia verde con le stelline sulle etichette del vino che andrà in bottiglia con la prossima primavera. Invece non sarà così: niente regolamento, niente logo europeo sulle etichette. AIAB ed altre associazioni europee hanno deciso di supplire con i disciplinari privati allo stallo del settore pubblico!

Ci rimane solo il “vino da uve biologiche”? No! A parte che il vino bio (e anche buono) c’era, c’è e comunque ci sarà- con o senza regolamento- è importante sapere che AIAB ed altre associazioni europee hanno deciso di supplire con i disciplinari privati allo stallo del settore pubblico e  coordinare i propri disciplinari sotto il nome della “carta europea per il vino biologico”.

AIAB ha adeguato di conseguenza i propri disciplinari, adattandoli all’ultima bozza proposta dalla Commissione Europea, ed in collaborazione buona parte degli enti di controllo italiani è a disposizione dei vignaioli seri che  vogliano dare il segnale che “il vino biologico buono c’è”.

Se tanti produttori aderiranno non solo si potrà finalmente riconoscere sul mercato chi l’approccio bio lo applica anche alla cantina e non solo al vigneto ma forse spingerà “la politica” a riprendere il suo compito e portare a termine il tanto travagliato regolamento.

Disciplinare AIAB per la vinificazione bio

Documento descrittivo del disciplinare

Lettera aperta ai produttori

Modulo di adesione al disciplinare